Calabresi Illustri

Flavio Magno Aurelio Cassiodoro

Teodorico, occupata l'Italia nel 493, si sforzò di creare una feconda e pacifica convivenza fra le genti romane ed ostrogote. In questa sua opera fu aiutato da colui che può considerarsi il più autorevole rappresentante di quella aristocrazia romana che tendeva alla fusione fra i due popoli: Flavio Magno Aurelio Cassiodoro.
Nato a Squillace nel 480 da una nobile e ricca famiglia giunta dall'Oriente, egli, dotato di profondo ingegno, si creò una vasta e profonda cultura; sostenne con i suoi scritti e con la sua azione politica l'opera di Teodorico che lo apprezzò tanto da nominarlo prima questore, poi console ed infine ministro. Nella sua qualità di questore, fu incaricato della corrispondenza ufficiale; il grande numero di lettere da lui scritte, raccolte e conservate sotto il titolo di Variae, oltre a mettere in luce la sua dottrina, la sua onestà, il suo senso politico, costituiscono una fonte preziosissima per lo studio della storia del regno ostrogoto.


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