Calabresi Illustri

Mattia Preti

Nacque a Taverna il 24/2/1613 e morì a La Valletta (Malta) il 3/1/1699, dove è sepolto nella Chiesa di San Giovanni, che aveva dipinto. Come il Caravaggio, il "Cavalier Calabrese" espresse nelle sue opere il problema della pittura chiaroscurale ed ancora come Lui ebbe vita avventurosa e non del tutto conosciuta. Visse a Roma tra il 1630 ed il 1640 dove venne insignito del cavalierato d'ubbidienza dell'ordine gerosolimitano. Tra il 1644 ed il 1650 visse in Emilia e di questo suo soggiorno rimane testimonianza negli affreschi della chiesa di San Biagio di Modena. Altra fondamentale opera del Preti è la serie di affreschi grandiosi del coro di Sant'Andrea della Valle a Roma (1651). Dopo il 1656 si sposta a Napoli dove dipinge gli affreschi ex-voto per la fine della peste e di cui restano i bozzetti splendidi nella Pinacoteca di Napoli. Nel 1661 il Preti è a Malta, dove dipinge l'abside, la volta ed il lunettone della Chiesa di San Giovanni e da dove le tele che egli compone con grande fervore creativo raggiungono tutta l'Europa.


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