Calabresi Illustri

Pitagora

Personaggio chiave nella storia della filosofia e della matematica, ci è noto soprattutto indirettamente, per l'influenza che il suo pensiero ha esercitato, mentre sono difficilmente ricostruibili le tappe della sua biografia. Sappiamo che nacque nell'isola di Samo fra il 580 e il 570 a.C. dove visse sino a circa quarant'anni. A quell'età lasciò la propria patria e si trasferì in Calabria, a Crotone, sede di un'importante scuola di medicina. Qui fondò una sua scuola a cui, caso assolutamente unico nel mondo greco, erano ammessi sia uomini che donne. I suoi insegnamenti miravano non tanto a trasmettere conoscenze teoriche quanto a favorire una condotta di vita ed una purificazione interiore che aveva aspetti mistici e scientifici insieme. Pitagora pensava che la struttura della realtà si basasse sui numeri: per lui erano il principio di tutte le cose; la principale legge che li regolava consisteva nell'opposizione tra numeri pari e numeri dispari e da essa discendevano dunque tutte le opposizioni del mondo fisico e morale (limitato/illimitato, uno/molti, maschio/ femmina, buono/cattivo e così via). Partendo dai numeri si poteva arrivare a cogliere le precise leggi che regolano ogni rapporto nell'universo. Da qui derivò una particolare attenzione alle varie scienze che spinse Pitagora a studiare per via aritmetica la geometria, arrivando, come nel famoso teorema sul triangolo rettangolo, a dimostrazioni basate su considerazioni astratte. L'aritmetica e la geometria lo portarono agli studi di acustica (grazie ai quali scoprì i principali intervalli musicali) ed a quelli di astronomia. Aritmetica, geometria, astronomia, musica si legavano così in una concezione unica ed il numero esprimeva la profonda armonia della realtà.


Back